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Il nuovo Piano Nazionale Non Autosufficienza 2022-2024

di Federica Conti e Giovanni Viganò
Il nuovo Piano Nazionale per la Non Autosufficienza è stato recentemente trasmesso a Regioni, Comuni e Province. Il testo, approvato dalla Rete della Protezione e dell’Inclusione Sociale, individua gli interventi da sviluppare nell’ambito della protezione e dell'inclusione sociale delle persone non autosufficienti e con disabilità, finalizzati a garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (Leps) sul territorio nazionale e a favorire l’integrazione tra i sistemi sociale e sanitario. Il nuovo PNNA assegna un ruolo centrale agli Ambiti Territoriali e fornisce specifiche e importati indicazioni operative.
Il Piano, nel tentativo di affrontare la crisi generata dalla pandemia da Covid-19 – i cui effetti sono stati particolarmente importanti sulle persone non-autosufficienti, con disabilità, sole o fragili – vuole promuovere la continuità e la qualità della vita presso il domicilio e nel contesto sociale di appartenenza dei soggetti. Nello specifico, sono individuate tre aree di intervento dei servizi socio-assistenziali di importanza prioritaria: 
  1. l'assistenza domiciliare sociale e l’assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, con interventi sulle soluzioni abitative e i servizi di domotica (in sinergia con la programmazione degli interventi del PNRR, in particolare con le riforme riferite alla disabilità e alla non autosufficienza legate alla Missione 5 – Componente 2 del PNRR);
  2. servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti o con disabilità e le loro famiglie;
  3. servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie.
Le Regioni dovranno adottare atti di programmazione degli interventi e dei servizi a livello regionale, i Piani regionali per la non autosufficienza, con i quali sarà messa in pratica la strategia delineata dal Piano nazionale. Parte integrante del PNNA è l’Allegato B, che fornisce alle Regioni un modello per la redazione del Piano regionale. In particolare, i piani di livello regionale dovranno contenere i seguenti elementi:
  1. il quadro di contesto e le modalità di attuazione dell’integrazione sociosanitaria; 
  2. le modalità di individuazione dei beneficiari; 
  3. la descrizione degli interventi e dei servizi programmati e, in particolare, le caratteristiche dei servizi socioassistenziali volti a promuovere la continuità e la qualità di vita a domicilio delle persone anziane non autosufficienti, comprese le nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane nelle aree indicate dall’articolo 1, comma 162, lettere a), b) e c) della legge n. 234 del 2021, nonché le altre forme di intervento di cui al comma 164 del medesimo articolo; 
  4. la programmazione delle risorse finanziarie; 
  5. le modalità di monitoraggio degli interventi; 
  6. le risorse e gli ambiti territoriali coinvolti nell’implementazione delle “Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente”.
Il PNNA ripartisce le risorse del Fondo per le Non Autosufficienze per il triennio 2022-2024. L’erogazione delle risorse previste per ciascuna annualità sarà vincolata alla rendicontazione dell’utilizzo di almeno il 75% delle risorse già ricevute, su base regionale. 
Gli Ambiti Territoriali avranno un ruolo centrale nell’attuazione degli interventi indicati nel PNNA, il cui obiettivo è quello di realizzare un sistema di governance multilivello in grado di coordinare in modo unitario i servizi in ambito sociale e sociosanitario che si rivolgono ai soggetti non autosufficienti. Gli Ambiti Territoriali dovranno sviluppare accordi interistituzionali di collaborazione organizzativa e professionale con le Aziende Sanitarie Territoriali, in materia di integrazione sociosanitaria degli interventi e dei servizi rivolti a persone con non autosufficienza o disabilità. L’Allegato 1 al PNNA riporta lo schema-tipo di tali accordi, grazie ai quali saranno regolatati i contenuti della collaborazione necessaria a sviluppare il Percorso assistenziale integrato da attivare per i bisogni complessi (individuato dal comma 163 della legge di bilancio 234/2021). Lo schema-tipo dovrà essere adottato dalle Regioni, che potranno prevedere di integrarlo con altri strumenti già attivi a livello locale. L’Accordo definirà le macrofasi del percorso assistenziale integrato, le ricadute organizzative per la sua attuazione e le indicazioni per il coordinamento tra LEPS sociali e LEA sanitari nel campo della domiciliarità. 
Il PNNA prevede, inoltre, il rafforzamento dei Punti Unici di Accesso (PUA), dove operano équipe integrate che assicurano le unità di valutazione multidimensionale degli utenti. Gli Ambiti Territoriali dovranno assumere unità di personale con professionalità sociale da inserire presso i PUA. 
Con il nuovo PNNA 2022-2024, gli enti locali erogatori delle prestazioni sociali e socio-assistenziali hanno a disposizione uno strumento operativo importante per realizzare collaborazioni efficaci finalizzate a garantire un’offerta integrata capace di rispondere alla multidimensionalità dei bisogni delle persone non autosufficienti.

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