Il SIUSS aderisce al Modello di Interoperabilità ModI AGID

Il nuovo Modello di Interoperabilità (in breve ModI) introdotto da AGID, Agenzia per l’Italia digitale , è uno strumento cardine del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione2020-2022. Questo risponde alla strategia presentata dall’UE nella Comunicazione COM (2017) 134 della Commissione Europea adottata il 23 Marzo 2017 e ne rispetta i principi. Il ModI è un nuovo canale di comunicazione per gli enti nel quadro della consultazione e trasmissione a SIUSS delle informazioni sulle prestazioni sociali erogate dagli enti.

Il nuovo modello porterà ad una graduale sostituzione del modello SPCoop  basato sull’uso della Porta di Dominio. Attraverso il ModI, AGID fornisce nuove indicazioni per la creazione di scenari di cooperazione applicativa nella Pubblica Amministrazione. Questo viene considerato dall’istituto come necessario per il funzionamento dell’intero Sistema informativo della PA. Lo scopo del modello è quello di agevolare le interazioni, la comunicazione e quindi la collaborazione tra pubbliche amministrazioni e tra queste e parti terze. 

Per il raggiungimento degli scopi sopradescritti, vengono utilizzati strumenti tecnologici che assicurano l’interazione e lo scambio di informazioni. Oltretutto, con l’introduzione della nuova piattaforma di Interoperabilità MODI, l’istituto assicura l’aderenza alla nuova norma per l’erogazione dei servizi telematici erogati dagli enti della PA.

Il ModI promuove lo sviluppo di nuove applicazioni per i cittadini utenti della PA, assicurando nel rispetto del diritto alla privacy e al contempo, l’accesso ai dati della PA a soggetti terzi.

Attraverso la Determinazione n. 547 del 1° ottobre 2021 , AGID ha adottato le ‘Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle PA’, comprese le 'Linee guida Tecnologie e standard per la sicurezza dell’interoperabilità tramite API dei sistemi informatici’. Con Determinazione n. 598 dell’8 Novembre 2021 AGID, ha presentato le ‘Linee guida sul punto di accesso telematico ai servizi della PA’.  

In accordo con la Determinazione dell’AGID, gli enti della PA sono tenuti a conformarsi agli standard tecnologici e quindi munirsi degli strumenti necessari all’implementazione del nuovo modello di interoperabilità nel territorio nazionale.

• Nelle Linee guida sull’interoperabilità tecnica delle PA vengono individuati e descritti gli standard ai quali le PA devono fare riferimento nella realizzazione dei propri sistemi informatici, in modo da assicurare il coordinamento informatico e informativo dei dati tra i diversi livelli amministrativi centrali e periferici. 

• Nelle Linee guida ‘Tecnologie standard per la sicurezza dell’interoperabilità tramite Api dei sistemi informatici’ vengono descritte le tecnologie e il loro utilizzo, con il fine di garantire la sicurezza delle transazioni digitali che utilizzano le Application Programming Interface (API). Le API realizzate per il nuovo modello garantiscono tracciabilità delle loro diverse versioni; una documentazione coordinata con la versione API; dei limiti al loro utilizzo legati a caratteristiche proprie delle API e a quelle degli utilizzatori; la tracciabilità delle richieste ricevute e l’esito; così come un livello di servizio adeguato in base alla tipologia di servizio offerto e una configurazione scalabile delle risorse.

• Le Linee guida sul punto di accesso telematico ai servizi della PA, definiscono le interazioni cittadino/impresa e PA. 

La specifica ModI è contenuta in 4 documenti tecnici e operativi visionabili qui.  

In accordo con la sopracitata specifica, gli attori principali sono i domini (fruitori ed erogatori) e i sistemi applicativi (fruitori ed erogatori). Mentre per i principi riguardanti la sicurezza, questi seguono due regole tecniche riguardanti i pattern di sicurezza e i profili di interoperabilità.