La P.A. locale di fronte al nuovo scenario socio-economico ovvero: quali esigenze dopo la “tempesta perfetta” e il terremoto in Abruzzo

A partire dall’inizio dalla crisi finanziaria (luglio 2007), in questi ultimi due anni siamo stati attraversati da alcuni eventi che, per la loro intensità a livello politico, economico, sociale ed anche legislativo, hanno determinato una situazione nuova e diversa. Tuttora stiamo vivendo la fase più acuta della crisi più grave degli ultimi settanta anni, esplosa come crisi finanziaria e poi diventata economica, di cui si avranno ripercussioni forse ancora più pesanti nel corso dei prossimi uno - due anni (2009-2010).

Sul dopo 2010 si fanno le previsioni più disparate. Attualmente sono in atto sforzi quasi inverosimili per attribuire ad un segnale meno negativo un valore di controtendenza, mentre il Fondo Monetario Internazionale, impietosamente, indica che l'inversione di tendenza del ciclo è paragonabile "in magnitudo" a quelle del 1975 e del 1982. Aggiungiamo noi, senza avere l’autorità del FMI ma forse con qualche libertà in più, che è vero che la crisi "rimane virulenta" e che i mercati "sono entrati in un circolo vizioso", come dice il FMI. ma è altrettanto drammaticamente vero che sempre di più si diffonde l’idea che le misure adottate dai governi, non solo "hanno bisogno di tempo per esplicare tutti i loro benefici", ma potrebbero essere insufficienti e forse inutili. Leggi il resto nel PDF allegato