Legge di Bilancio 2024: Pari Opportunità e contrasto alla Violenza contro le donne

Nella Legge 30 dicembre 2023, n. 213  recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” sono state previste rilevanti disposizioni in merito al Fondo per le Pari Opportunità, incrementandolo in diverse linee di azione.

Primo fra tutti è il contributo economico del Reddito di Libertà introdotto dall’art. 105-bis del d.l. 34/2020, convertito con modificazioni dalla legge 77/2020, un sussidio economico mensile di 400 euro e riconosciuto per massimo un anno, utile a favorire l’indipendenza economica, l’emancipazione e i percorsi di autonomia per le donne che si trovano in situazioni di violenza e in condizioni di povertà, aumentato di 10 milioni di euro per gli anni 2024, 2025, 2026 e di 6 milioni di euro per gli anni a decorrere dal 2027.

Un ulteriore incremento del Fondo riguarda la realizzazione dei centri di accoglienza per donne che hanno intrapreso percorsi di fuoriuscita da situazioni violente e per garantire interventi di prevenzione e assistenza, per il quale è stato innalzato di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Anche la realizzazione e l’acquisto di immobili da adibire a case rifugio, sempre destinate alle donne in uscita da situazioni di violenza e ai loro figli, ha visto lo stanziamento di 20 milioni di euro disposti per ciascuno degli anni del triennio 2024-2026, l’importo più cospicuo della nuova Legge in merito alla tematica della violenza di genere. 

Inoltre, vista l’importanza del prestare attenzione e attivare percorsi anche per gli uomini autori di violenza, sono stati stanziati 4 milioni di euro per gli anni del triennio 2024-2026 per l’implementazione dei centri per il recupero degli uomini autori di violenza.

Infine, si vede l’incremento del Fondo di 3 milioni di euro annui, destinati al rafforzamento delle azioni di prevenzione della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica attraverso iniziative formative rivolte alle professioni che entrano in contatto con situazioni violente. Per certi versi, rimane ancora trascurata l’area della prevenzione rivolta alla cittadinanza e alle figure professionali dell’ambito pubblico e privato in generale, per la quale non è stata prevista una specifica linea di azione. 

Tra le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2024 riguardo al contrasto della violenza di genere, sono stati previsti anche importanti interventi rivolti all’assunzione delle donne uscenti da situazioni di violenza.

Infatti, l’art. 1 comma 191 della presente Legge, definisce per i datori di lavoro privati che assumono donne disoccupate, che hanno intrapreso percorsi di fuoriuscita dalla violenza e che percepiscono la misura del Reddito di Libertà, l’esonero del versamento dei contributi previdenziali del 100%, con esclusione dei premi e contributi INAIL. Si precisa che l’esonero al 100% del versamento dei contributi previdenziali è previsto per la durata di 12 mesi dalla data di assunzione nel caso in cui l’assunzione sia effettuata con contratto a tempo determinato; di 18 mesi se il contratto è trasformato a tempo indeterminato, dalla prima data di assunzione; di 24 mesi se l’assunzione è prevista con contratto a tempo indeterminato. 

Per tale misura, la Legge di Bilancio 2024 ha stanziato 1,5 milioni di euro per il 2024, 4 milioni di euro per il 2025, 3,8 milioni di euro per il 2026, 2,5 milioni di euro per il 2027 e 0,7 milioni di euro per il 2028.

 

In conclusione, l’incremento del Fondo per le Politiche relative ai Diritti e alle Pari Opportunità rappresenta un ulteriore significativo passo per contrastare la violenza di genere, evidenziato dall’impegno da parte di tutte le forze coinvolte nel porre disposizioni, strumenti e risorse adeguate alle situazioni odierne.