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Reddito di Cittadinanza: modifiche per l’anno 2023. L’importanza della sottoscrizione dei Patti per l’Inclusione sociale entro luglio.

A cura di Emilio Gregori e Flavia Neri
Nell’ottica di riformare le misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, come noto dall’art.1, comma 313, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023), nell’anno 2023 la misura del Reddito di Cittadinanza (RdC) vede una modifica rilevante: la riduzione della durata temporale del beneficio da diciotto a un limite massimo di sette mensilità (comunque non prorogabile oltre il 31 dicembre 2023).

Tale limite temporale, aggiunge il comma 314 della suddetta legge, non si applica per i percettori del RdC se nel nucleo famigliare sono presenti minori, anziani di 60 anni e più o persone con disabilità. 

Dunque, sono esentati dalla riduzione della tempistica di fruizione del RdC i nuclei familiari al cui interno vi sono categorie vulnerabili, per i quali la durata del beneficio resta di 18 mesi (con limite massimo, in ogni caso, a fine 2023).

L’art.13, comma 5, del D.L. 4 maggio 2023, n. 48, ribadisce quanto espresso dai commi 313 e 314 della Legge di Bilancio 2023, aggiungendo, con un emendamento integrativo al comma 313, che sono inoltre esclusi dall’applicazione del limite temporale delle sette mensilità più in generale i beneficiari che, prima della scadenza dei sette mesi, sono stati presi in carico dai Servizi Sociali in quanto non attivabili al lavoro e che, per attestare la presa in carico e permettere a tali beneficiari di percepire il RdC che spetta loro di diritto nel periodo che intercorre tra agosto e dicembre 2023, è necessario che i Servizi Sociali comunichino all’INPS l’avvenuta presa in carico mediante la sottoscrizione dei Patti per l'Inclusione sociale.

A seguito di un emendamento del Senato in sede di conversione in legge del decreto, nell’articolo viene inoltre specificato che la comunicazione della presa in carico avviene semplicemente tramite la piattaforma GePI

Risulta, quindi, fondamentale che la sottoscrizione di tali Patti, ossia dei progetti personalizzati per ogni nucleo familiare, sia tracciata sulla piattaforma GePI (e quindi avvenuta) entro la fine del mese di luglio, affinché l’INPS possa visualizzarla e permettere la prosecuzione del beneficio che, altrimenti, decadrebbe dal mese di agosto 2023

Viene chiarito, inoltre, che decorso tale termine in assenza della suddetta comunicazione su GePI nei tempi previsti, l’erogazione sospesa potrà essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione che dovrà essere tracciabile sulla piattaforma entro il termine ultimo previsto in data 31 ottobre 2023.

Si ritiene opportuno procedere, comunque, entro il limite temporale previsto per il mese di luglio 2023, al fine di permettere l’erogazione mensile del beneficio ai nuclei cui spetta di diritto e di evitare indebite interruzioni che potrebbero creare disagio ai beneficiari.
 

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