Reducing prison population: le alternative al carcere in Europa

Si concluderà ad Aprile il progetto europeo Reducing Prison Population, finanziato nel 2014 dalla DG Justice della Commissione Europea, che ha visto il coinvolgimento di università, enti di ricerca ed organizzazioni no profit provenienti da 7 paesi europei (Italia, Bulgaria, Lettonia, Regno Unito, Romania, Belgio e Germania). Il capofila del progetto è l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che da diversi anni realizza interventi legati alle pratiche alternative al carcere.
Il progetto, finalizzato al miglioramento delle conoscenze e allo scambio di misure innovative sulle pratiche alternative alla detenzione sia nella fase pre che post processuale, ha visto lo svolgimento di una prima parte di ricerca, sia relativa alla letteratura scientifica sul tema e ai quadri legislativi di riferimento, sia sul campo, con il coinvolgimento diretto degli attori principali del sistema (legislatori, giudici, avvocati, forze di polizia e anche volontari e referenti di associazioni che lavorano sul tema). Per una panoramica sui principali punti di attenzione emersi a livello europeo o per un approfondimento sui singoli paesi, si invita alla consultazione del report sull’analisi bibliografica e del report sulle interviste qualitative, curato da Synergia. I documenti sono disponibili sul sito internet del progetto, nella sezione relativa alle pubblicazioni.
Questa prima fase di ricerca è stata utile per informare le fasi successive: è stato infatti possibile definire alcune indicazioni utili all’implementazione di pratiche alternative al carcere nei diversi paesi europei e a stabilire i criteri e le caratteristiche di una buona pratica di alternativa al carcere.
Si sono quindi cercate in ogni paese degli esempi di pratiche alternative al carcere e grazie ai criteri che ci sono stati forniti dagli attori intervistati, abbiamo individuato delle pratiche che potevano essere considerate buone e si sono approfondite con dei casi studio.
A titolo di esempio, alcuni casi studio che si sono condotti durante questa fase di lavoro hanno riguardato:
-    I programmi di apprendistato del progetto ACERO;
-    Il progetto CEC – Comunità Educante con i Carcerati, caratterizzato da un forte coinvolgimento della società civile e dal focus sugli aspetti motivazionali del condannato;
-    Il programma tedesco Avoidance of pre-trial imprisonment, caratterizzato da attività di counselling finanziario.
Synergia, che è stato il partner responsabile di questa fase di progetto, ha definito le linee guida per la realizzazione dei casi studio e ha curato la redazione del report finale, contenente tutte le pratiche alternative al carcere che sono state approfondite.
Il confronto europeo è poi servito a tradurre questi esempi di buone pratiche in indicazioni concrete per operatori e addetti ai lavori impegnati nei servizi che forniscono alternative alla detenzione. Tale confronto è stato inoltre arricchito dal coinvolgimento di un comitato di esperti esterni durante l’ultimo meeting transnazionale che si è tenuto a Riga (LV): è stato così possibile operare uno studio di fattibilità sui prodotti principali del progetto, che sono stati successivamente finalizzati e pubblicati e rappresentano strumenti utili sia per coloro che vogliono approfondire la conoscenza di pratiche alternative al carcere, sia per stakeholder ed addetti ai lavori che sono interessati alla loro applicazione. 
Si tratta delle Linee Guida per l’implementazione di alternative al carcere per referenti dei sistemi giuridici dei paesi europei (disponibili solo in inglese) e del Pacchetto Formativo con strumenti operativi per la realizzazione di pratiche alternative al carcere (disponibili sia in inglese, sia nelle lingue dei partner di progetto).
I due prodotti sono stati presentati nel seminario nazionale previsto dal progetto, che si è tenuto a Bologna lo scorso 15 Marzo e saranno portati alla Commissione Europea nella Conferenza Finale, prevista per il prossimo 19 Aprile a Bruxelles.
Per ogni altra informazione e approfondimento sui temi trattati nel progetto e sugli eventi che lo hanno riguardato, si invita alla consultazione del sito di progetto Reducingprison.eu.