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Ultime novità sulla piattaforma GePI: rinvio della presa in carico e nuove funzionalità

di Arianna Zanon
Durante il mese di aprile sono state introdotte alcune novità nella piattaforma GePI (la piattaforma informatica per il reddito di cittadinanza che facilita l’interscambio informativo tra Comuni e Ambiti Territoriali da un lato e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INPS, INAIL e CPI dall’altro della quale parliamo in un precedente intervento), ricercabili nella stessa alla voce “Novità”. 
I principali aggiornamenti riguardano nello specifico quattro diversi ambiti: il passaggio di competenza della presa in carico dal Centro Per l’Impiego al Comune, l’introduzione di nuovi indicatori per il rinnovo della domanda di Reddito di Cittadinanza, l’assegnazione automatica delle richieste di verifica anagrafica provenienti da altri Comuni e la possibilità di rettificare i giorni rendicontati a INAIL.
 
Rinvio da CPI a GePI
 
Le recenti novità del mese di aprile prevedono l’implementazione delle funzionalità di GePi che allertano il case manager su casistiche che sono state mandate o rinviate dal CPI dei Servizi per il Lavoro, tramite la piattaforma MyANPAL, alla presa in carico da parte dei Servizi Sociali. 
Per identificare quali sono i casi o i singoli beneficiari che il CPI ha rinviato alla piattaforma sono state inserite due diverse icone, una raffigurante due frecce e l’altra due omini collegati da una freccia. Rispettivamente, la prima icona compare accanto ai dati del caso che il CPI manda ai Servizi Sociali, ai sensi dell’art.4 del D.L n.4/2019, quando ravvisa problematiche più complesse di natura sociale nei beneficiari del RdC e nel loro nucleo familiare tali per cui questi devono intraprendere un percorso diverso di presa in carico. La seconda icona invece si riferisce a quei nuclei familiari che sono già in carico ai Servizi Sociali e, in quanto riceventi il RdC, alcuni dei loro membri sono stati inviati al CPI poiché inizialmente non vengono valutati in condizione di esclusione o esonero dalla costituzione del Patto per l’Inclusione. Questi ultimi possono però essere rimandati ai Servizi Sociali dal CPI poiché vengono ravvisate situazioni di non occupabilità legate a problematiche di tipo sociale. In questa situazione, il caso non è stato spostato di competenza, poiché era già competenza del Comune, ma uno dei componenti del nucleo, che era stato inviato al CPI, torna in gestione al Comune.
 
Con i nuovi aggiornamenti, inoltre, sono stati definiti tre diversi scenari di rinvio da CPI a GePI, in base all’esito dell’analisi preliminare:
-Esito A, i bisogni del nucleo familiare sono bisogni riconfigurabili prevalentemente alla sfera lavorativa per cui il caso viene inviato al CPI. Se quest’ultimo si dovesse rendere conto della presenza di ulteriori problematiche di tipo sociale, sfuggite durante l’analisi preliminare, restituirà il caso a Comune. I Servizi Sociali dovranno esprimere la volontà della presa in carico, tramite un pulsante presente nella piattaforma, e procedere con la creazione di una nuova analisi preliminare, la quale andrà a rendere obsoleta la precedente. Nel caso in cui il risultato della nuova analisi dovesse essere A, comparirà sulla schermata un pop up di alert che informerà il case manager che il caso è già proveniente dal CPI e quindi si consiglia di indirizzarlo ad un esito diverso. Ad ogni modo la GePI permette al case manager di selezionare nuovamente A come esito dell’analisi preliminare.
-Esito B o C, i bisogni del nucleo familiare non concernono solamente la sfera lavorativa oppure sono bisogni complessi che richiedono una valutazione multidimensionale. Al momento della stesura del Patto di Inclusione tra l’Assistente Sociale e il nucleo familiare può essere prevista, per uno o più membri, l’attività di ricerca attiva del lavoro o la disponibilità alle attività previste dall’art.20 del D.Lgs. n.150/2015. Se però il CPI dovesse rendersi conto dell’insorgenza di alcune problematiche sociali che rendono impossibile o difficile l’idoneità al lavoro di uno dei membri, allora rinvierà la presa in carico di quest’ultimo ai Servizi Sociali e nella piattaforma GePI verrà richiesto di ridefinire l’impegno senza dover annullare l’analisi preliminare. Anche in questo caso, se si dovesse decidere come nuovo impegno l’invio al CPI, comparirà un messaggio di alert nel quale si evidenzierà che il beneficiario risulta già provenire dal CPI.
-Esito D, viene richiesta l’attivazione del Servizio Specialistico (ad esempio in casi di tossicodipendenze o malattie mentali). In una fase iniziale l’individuo può essere ritenuto idoneo al lavoro e quindi essere inviato al CPI. Sarà necessario procedere con la creazione di una nuova analisi preliminare nel momento in cui il CPI dovesse decidere di rimandare il caso al Servizio Sociale per provvedere alla stesura di un quadro di analisi sociale maggiormente approfondito. Anche in quest’ultima ipotesi, tramite un messaggio di alert, viene ricordato che il caso in questione risulta provenire dal CPI, pertanto si suggerisce un esito di analisi preliminare di tipo B o C. 
 
Introduzione di nuovi indicatori per il rinnovo della domanda di RdC 
 
Sulla dashboard sono state implementate delle nuove funzionalità di Business Intelligence, ovvero dei nuovi indicatori che riguardano soprattutto i rinnovi delle domande di RdC.
 
Assegnazione automatica delle richieste di verifica anagrafica provenienti da altri Comuni
 
È possibile procedere ad un’assegnazione automatica da parte del Coordinatore ai Responsabili dei controlli anagrafici per le richieste di verifica delle casistiche che provengono da altri Comuni, in modo da poter ricostruire il quadro completo dell’utente. 
 
Rettifica dei giorni rendicontati a INAIL
 
È stata introdotta la possibilità di aggiornare e rettificare le comunicazioni all’INAIL relativamente ai PUC anche quando sono già state trasmesse. Nel momento in cui l’INAIL valida le rendicontazioni effettuate (lo stato deve essere “Rendicontato INAIL”) diventa possibile modificare il numero di giorni in un dato intervallo di rendicontazione, mentre non è possibile cambiare l’intervallo/periodo di rendicontazione. 
 
Questo fondamentale strumento per il Servizio Sociale è in continua evoluzione per cercare sempre di più di facilitare e rendere il più completa possibile la gestione dei Patti d’Inclusione tra CPI e Comuni.

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