2020 2019 2018
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Creazione del primo Centro Trasfusionale della Sierra Leone
Linea di finanziamento: AICS - Italian Agency for Cooperation and Development
Capofila:
A.I.S.P.O. – Associazione Italiana per la solidarietà tra i popoli
Partner:
Ospedale San Raffaele, Ministry of Health and Sanitation
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| In Sierra Leone non esiste un servizio trasfusionale coordinato a livello centrale e il progetto, attraverso la costruzione e l’avvio in Freetown di un Centro Nazionale Trasfusionale (CNT) costituirà il punto di partenza per rafforzare a livello nazionale tale servizio.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono:
• Accrescimento della salute e del benessere
• Messa a disposizione di istruzione di qualità;
• Riduzione delle diseguaglianze.
Synergia ha in carico le attività relative al monitoraggio del progetto. |
2020 2019 2018
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Rafforzamento dei servizi erogati dall’Ospedale Comboni di Wau nelle sue responsabilità cliniche e didattiche anche come risposta ai flussi migratori del Sud Sudan
Linea di finanziamento: AICS - Italian Agency for Cooperation and Development
Capofila:
A.I.S.P.O. – Associazione Italiana per la solidarietà tra i popoli
Partner:
Amicic - Amici di Stefano Ciceri, St. Daniel Comboni Hospital Sierra Leone
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| L’obiettivo generale del progetto è contribuire a migliorare l’accesso ai servizi sanitari con una maggiore capacità di assistenza per la popolazione del Sud Sudan, anche per prevenire flussi migratori dal paese e migliorare le condizioni di vita degli sfollati interni. Obiettivo specifico: ampliare e migliorare alcuni servizi dell’Ospedale comboniano di Wau che sono considerati prioritari dalle autorità sanitarie locali e dalla gestione ospedaliera: servizi di policlinico, servizi di salute materna e infantile, manutenzione.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono:
• Accrescimento della salute e del benessere
• Messa a disposizione di istruzione di qualità;
• Riduzione delle diseguaglianze.
Synergia ha in carico le attività relative al monitoraggio del progetto.
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2020 2019 2018
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Somaliland in cammino: supporto alle eccellenze socio-sanitarie in pediatria e salute mentale - Somaliland Going Forward: support to social-health excellences in pediatrics and mental health
Linea di finanziamento: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) - Area Organizzazioni per la Società Civile (OSC)
Capofila:
GRT
Partner:
Terre Solidali Onlus, Università degli Studi di Milano, Women’s Development Organization IIDA, Save Somalia
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| In base ai dati sullo stato di salute della popolazione, la situazione sanitaria in Somalia risulta essere tra le peggiori al mondo. Il segmento della popolazione che maggiormente risente di questa situazione è quello dei bambini. L’accesso alle cure mediche, per malattie che potrebbero essere curabili, risulta essere infatti molto eterogeneo. Particolarmente critica è, inoltre, la situazione delle persone con problemi di salute mentale: la Somalia, per via del susseguirsi di guerre civili e instabilità, è infatti uno dei paesi al mondo con il più alto tasso di persone affette da malattie mentali. Nonostante la criticità della situazione, il tema della salute mentale viene raramente affrontato, anche a causa di una tradizione culturale che discrimina e isola le persone affette da questi disturbi.
Vista la situazione del contesto somalo, il progetto si pone come obiettivo principale quello di contribuire alla promozione di una sanità pubblica equa e accessibile e al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente nel territorio del Somaliland. In particolar modo, l’azione è rivolta a migliorare la qualità e la sostenibilità dell’assistenza sanitaria pubblica nella città di Hargeisa in due settori: quello pediatrico e quello di salute mentale.
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2017 2016
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BIC- Bullying in Institutional Care
Linea di finanziamento: Rights, Equality and Citizenship
Capofila:
Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini
Partner:
University of Florence, Comune di San Giuliano Milanese, Association Samuel Vincent, EADAP, GDSACP Bucharest 1, BIHR - Bulgarian Institute for Human Relations, Università Babes Bolyai, Katholische Hochschule Nordrhein-Westfalen
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| Ricerche precedenti dimostrano che i sistemi di protezione dell'infanzia sono dominati da processi coercitivi, che producono un elevato rischio per i bambini e gli adolescenti di sperimentare elevati livelli di violenza tra pari. Lo European Network of Ombudspersons for Children (ENOC 2011), in uno studio su 39 stati membri, riferisce che in molte comunità per minori, nonostante l’esplicito divieto di ogni forma di punizione violenta, "una certa quantità di la violenza può essere ritenuta necessaria al fine di mantenere disciplina e sicurezza per il personale e i minori”. La separazione dal gruppo o l’isolamento di un minore sono misure disciplinari ancora consentite in molti paesi. Essere coinvolti in forme di bullismo porta a problemi psicologici in adolescenza e in età adulta (per esempio la depressione per la vittima, comportamenti antisociali e abuso di sostanze per il bullo), al di là di preesistenti sintomi e fattori di rischio genetici, familiari o sociali per questi disturbi (vedere Ttofi et al., 2011).
Il progetto si propone di attuare un programma specifico (BIC) per prevenire e combattere il bullismo in servizi di accoglienza residenziale per minori, per migliorare le relazioni tra pari, rendere questi contesti più sicuri per i minori e per ridurre il bullismo esistente. L'obiettivo generale è quello di contribuire a prevenire e combattere il bullismo nelle comunità attraverso l'empowerment dei bambini e incoraggiando una maggiore collaborazione tra coetanei in 5 Paesi (IT, BG, RO, GR, FR). BIC, sulla base di una ricerca preliminare sul campo e sulle buone pratiche esistenti, sarà fondata su tre pilastri: -
1. La standardizzazione e l'alta personalizzazione del servizio offerto: definizione di una metodologia valida per una facile personalizzazione del programma BIC anti-bullismo per tutti i tipi di contesti di accoglienza per minori.
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2. Vivere un ambiente non violento da parte del personale di assistenza: miglioramento delle competenze e più profonda comprensione dei vantaggi di un approccio non coercitivo nella gestione di situazioni di bullismo.
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3. Empowerment dei bambini con l'intenzione di migliorare l'auto-mutuo aiuto nella interazione con i coetanei.
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2010 2009
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Quality Care for Quality Aging. European Indicators for Home Care
Linea di finanziamento: Progress
Capofila:
Regione Veneto
Partner:
Municipality of Helsinki, CdIE - Centro di Iniziativa Europea, Regione Basilicata, Fundación Comunidad Valenciana - Región Europea, Municipality of Halandri, UNCCAS - Union Nationale de Centres Communaux d'Action Sociale, Municipality of Terrassa, Technet Berlin, Municipality of Brussels, Ulss Veneto Orientale
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| - Sviluppare un paniere di indicatori transnazionali condivisi e validati per il monitoraggio, l’analisi e la valutazione della qualità erogata in assistenza domiciliare.
- Analizzare interventi innovativi indirizzati a persone anziane non autosufficienti assistite a domicilio.
- Disseminare e trasferire tra diversi paesi Europei le buone pratiche di assistenza domiciliare.
- Aumentare la qualità, l’accessibilità e la sostenibilità dell’Assistenza Domiciliare.
- Aumentare la capacità del sistema pubblico di cure a lungo termine di supportare le famiglie.
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