2020 2019 2018
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Somaliland in cammino: supporto alle eccellenze socio-sanitarie in pediatria e salute mentale - Somaliland Going Forward: support to social-health excellences in pediatrics and mental health
Linea di finanziamento: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) - Area Organizzazioni per la Società Civile (OSC)
Capofila:
GRT
Partner:
Terre Solidali Onlus, Università degli Studi di Milano, Women’s Development Organization IIDA, Save Somalia
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| In base ai dati sullo stato di salute della popolazione, la situazione sanitaria in Somalia risulta essere tra le peggiori al mondo. Il segmento della popolazione che maggiormente risente di questa situazione è quello dei bambini. L’accesso alle cure mediche, per malattie che potrebbero essere curabili, risulta essere infatti molto eterogeneo. Particolarmente critica è, inoltre, la situazione delle persone con problemi di salute mentale: la Somalia, per via del susseguirsi di guerre civili e instabilità, è infatti uno dei paesi al mondo con il più alto tasso di persone affette da malattie mentali. Nonostante la criticità della situazione, il tema della salute mentale viene raramente affrontato, anche a causa di una tradizione culturale che discrimina e isola le persone affette da questi disturbi.
Vista la situazione del contesto somalo, il progetto si pone come obiettivo principale quello di contribuire alla promozione di una sanità pubblica equa e accessibile e al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente nel territorio del Somaliland. In particolar modo, l’azione è rivolta a migliorare la qualità e la sostenibilità dell’assistenza sanitaria pubblica nella città di Hargeisa in due settori: quello pediatrico e quello di salute mentale.
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2019 2018 2017
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D.U.R.E.S.S. – Drug Use Recovery, Environment and Social Subjectivity
Linea di finanziamento: ERANID
Capofila:
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Partner:
Universidade do Porto, Centre Hospitalier Maison Blanche - CHMB
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| Negli Stati Membri dell’Unione Europea, l’uso di sostanze stupefacenti è un problema rilevante in termini di controllo, gestione e fattori correlati. Anche se l’approccio metodologico prevalente nell’ambito della ricerca sulle sostanze illecite rimane quello quantitativo, i dati estrapolati da campioni clinici e da database amministrativi possono fornire solo un’idea approssimativa sull’incidenza e la prevalenza dei problemi nell’uso di sostanze stupefacenti. La ricerca qualitativa in tema di uso di droghe può quindi fungere da strumento per comprendere meglio le motivazioni e le esperienze vissute dai soggetti che fanno uso di droghe, riuscendo in questo modo a differenziare i comportamenti nell’uso di droga a seconda del contesto sociale, culturale ed economico. Il progetto mira a costruire un set di fattori trasversali e/o country-level per la caratterizzazione del ruolo del contesto sociale nei percorsi per la riabilitazione e la reintegrazione dei soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti, usando fonti originali e quasi del tutto inesplorate. In particolare, il progetto cercherà di colmare le principali lacune della conoscenza scientifica odierna esplorando, attraverso analisi contenutistiche e tematiche, il ruolo svolto dal contesto sociale nei percorsi di riabilitazione e reintegrazione socio-economica. |
2019 2018 2017
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BORESHA MAISHA - Alternatives of life for street children and underage refugees in Nairobi
Linea di finanziamento: Italian Agency for Development cooperation (AICS)
Capofila:
GRT
Partner:
Comitato Collaborazione Medica - CCM, RefuSHE, US ACLI
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| Nell’area urbana di Nairobi, che conta 3.3 milioni di abitanti, si registrano circa 60.000 minori di strada.A questi si aggiungono altri 22.224 minori rifugiati (di cui circa 1.600 sono minori non accompagnati), inseriti in un contesto socio-politico molto fragile e ostile, a rischio di sfruttamento nel lavoro nero e nel traffico di esseri umani. Nonostante il lancio del Kenya Vision 2030 e i progressi significativi rispetto agli OSM su istruzione, salute materno-infantile e HIV, diseguaglianza socio-economica, povertà e debolezza delle istituzioni continuano a minare lo sviluppo del Kenya. Circa il 60% della popolazione di Nairobi vive in zone caratterizzate da elevato degrado sociale e sanitario. La debolezza delle istituzioni sul fronte della protezione dei minori è allarmante. Salute, istruzione, accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari rimangono priorità per il Governo Keniota, che punta sull’inclusione sociale e sulla creazione di opportunità per i gruppi più emarginati (minoranze, giovani delle periferie, disabili, donne, rifugiati) per rendere lo sviluppo equo e sostenibile. Un elevato grado di diseguaglianza socio-economica, povertà diffusa e governance debole continuano a minare lo sviluppo keniota, accentuando un gap nella distribuzione del reddito con forti ripercussioni sociali e ingenti costi di welfare.
Eastleigh è un grande quartiere di Nairobi popolato prevalentemente da somali, sia cittadini kenyani che rifugiati. Questi ultimi sono circa 26.500 (tra cui 622 minori a rischio) che si trovano in situazione di emarginazione, disoccupazione, sfruttamento da parte di gruppi di trafficanti di esseri umani.
Mlango Kubwa, limitrofo a Easteligh, si trova nella sub-contea di Starehe ed è parte del grande slum di Mathare, caratterizzato da sovraffollamento, mancanza di servizi sociali, elevata criminalità, disoccupazione, alto numero di gravidanze precoci, violenza di genere e tendenza all’abuso di sostanze. Ha una popolazione di 38.374 persone (42% sotto i 14 anni),che vivono in condizioni di degrado. Particolarmente grave è la condizione dei minori, privi di un contesto familiare significativo ed esposti ai pericoli della vita di strada (microcriminalità, droghe, STI). |
2015 2014 2013
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CAMILLE - Empowerment of Children and Adolescents of Mentally Ill Parents through Training of Professionals working with children and adolescents
Linea di finanziamento: Daphne III
Capofila:
University of Tampere
Partner:
Nordland Hospital, Ulss Rovigo, Middlesex University, The Maria Grzegorzewska Academy of Special Education, University of Dundee, LVR - Klinikum Essen
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| I bambini che vivono con una persona con problematiche mentali hanno un rischio significativamente maggiore di sviluppare problemi di breve e lungo termine per la salute mentale o difficoltà psicosociali. La mancanza e la necessità di una migliore conoscenza e la formazione dei professionisti che operano nell’ambito dei servizi di childcare è sottolineata dalla comunità scientifica, così come la mancanza di strumenti paneuropei di linee guida che promuovano stili di vita sani e al riparo da rischi nei figli di genitori con problematiche mentali. |
2013 2012 2011
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TRIP - Testing in Recreational-settings prevention-Interventions addressed to Polydrug-users
Linea di finanziamento: Drug Prevention and Information 2007-2013
Capofila:
ASL Bergamo
Partner:
University of St. Andrews, NHS Fife, National Board of Health - MidWest Region, Cooperativa sociale Alchimia, Regione Lombardia, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci della Provincia di Bergamo, Prefettura di Bergamo, Eotovos Lorand University
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| TRIP si pone l’obiettivo di sviluppare a livello transnazionale un approccio di intervento di prevenzione e riduzione del danno indirizzato all’uso associato di sostanze legali ed illegali (policonsumo) da parte di giovani in contesti ricreazionali, così come linee guida validate teoricamente ed empiricamente per la costruzione di progetti di prevenzione e riduzione del danno e strumenti per il monitoraggio dell’efficacia dei progetti e per la valutazione di impatto di breve termine degli interventi sviluppati. TRIP ha inoltre l’obiettivo di sviluppare l’esperienza maturata nel progetto “Prevention of poly-drugs addiction and reduction of drug-related harms programs for young people in recreational settings” - JLS/ DPIP/2007-2/001, dove gli stessi partner hanno studiato 20 buone pratiche europee di progetti di prevenzione e riduzione del danno nei contesti del divertimento, testando e validando empiricamente le metodologie e gli strumenti finalizzati. |
2013 2012 2011
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ORION - Overdose Risk InfOrmatioN Project
Linea di finanziamento: Drug Prevention and Information 2007-2013
Capofila:
University of St. Andrews
Partner:
Business Solutions Europa, Aarhus University Hospital Risskov, Universität Duisburg - Essen, Università degli Studi di Milano - Bicocca
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| 'Drugs Overdose Kills One European Per Hour' (EPHA, 2008) – è questa un’allarmante ma ragionevolmente accurata riflessione sulle più recenti statistiche europee (EMCDDA, 2009a). Questo semplice titolo comunque non tiene in considerazione la natura complessa delle overdose registrate o delle varie comorbidità associate a overdose non fatali (Warner-Smith et al, 2002). Un numero rilevante di overdose fatali riportate nelle statistiche europee sono occorse a seguito dell’assunzione anche di altre sostanze come l’alcool, benzodiazepine, cocaina, ciò ha fatto sì che si sia concentrata l’attenzione sull’influenza del policonsumo di sostanze sulle overdose fatali (EMCDDA, 2009a). I rapporti tossicologici aggiungono peso al bisogno di interventi che possano in qualche modo affrontare questi bisogni complessi. Gli individui che hanno un’overdose possono in alcuni casi ricevere cure sanitarie per l’abuso di sostanze. E’ comunque accertato che gli stessi trattamenti non necessariamente sono in grado di cambiare i comportamenti che li mettono ad alto rischio di overdose fatali. ORION ha l’obiettivo di costruire un e-health tool con un approccio innovativo finalizzato ad accrescere la consapevolezza circa i fattori che possono influenzare i rischi di overdose in una popolazione europea identificata come ad alto rischio. Sviluppando un modello decisionale di analisi è possibile identificare rischi personalizzati di potenziali overdose e impiegare un approccio mirato a fornire interventi di assistenza finalizzati al miglioramento della consapevolezza e comprensione dei rischi. |
2012 2011 2010
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Acquiring knowledge and raising the quality of services targeted to minors victims of violence
Linea di finanziamento: Daphne
Capofila:
Regione Lombardia
Partner:
Galdus, ASL Bergamo, Valencia Region, Fundación Comunidad Valenciana - Región Europea, Fundatia Parada, La Voix de l’Enfant, Ecip Foundation, I.Re.R. - Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia, CdIE
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| Il progetto ha l’obiettivo generale di migliorare la conoscenza sui servizi disponibili sui territori di riferimento dei partner di progetto, scambiare esperienze e buone pratiche, creare indicatori di autovalutazione (self-assessment) della qualità erogata dai servizi sotto indagine che abbiano portata europea.
In Regione Lombardia, inoltre, si procede a testare il paniere di indicatori elaborati a livello transnazionale e individuare dei criteri per l’accreditamento dei servizi territoriali di presa in carico dei minori vittime di violenza. |
2010 2009
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Services for women victims of violence: analysis of trends and impact evaluation
Linea di finanziamento: Daphne III
Capofila:
Regione Puglia
Partner:
Provincia di Bari, Provincia di Taranto, Provincia di Brindisi, Provincia di Foggia, Provincia di Lecce, Region Wallonie, Cap Sciences Humaines, Consultoria de Antropologia Aplicada - FARAPI S.L.
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| Il progetto intende colmare il vuoto conoscitivo esistente nelle tre Regioni partner (Regione Puglia in Italia, Regione Vallona in Belgio e Paesi Baschi in Spagna) relativamente alle caratteristiche ed alla diffusione del fenomeno della violenza contro le donne, ma soprattutto circa le caratteristiche dei servizi territoriali per il target. |
2010 2009
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Prevention of poly-drugs addiction and reduction of drug-related harms programs for young people in recreational settings
Linea di finanziamento: Drug Prevention and Information 2007-2013
Capofila:
ASL Bergamo
Partner:
University of St. Andrews, National Board of Health - MidWest Region, Eotovos Lorand University, Regione Lombardia
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| Il consumo di droghe in contesti ricreazionali sta aumentando in Europa e sta diventando un fenomeno crescente specialmente tra i giovani. I contesti ricreazionali, e in particolare i luoghi della vita notturna, costituiscono i posti migliori dove implementare azioni di prevenzione, riduzione dell’utilizzo di droghe e dei rischi associati. Mentre per alcuni contesti di prevenzione, come le scuole, esistono molti studi e ricerche sull’efficacia dei programmi di prevenzione, altrettanto non si può dire per i contesti ricreazionali. Questo per due ragioni principali: la prevenzione nei contesti del divertimento si traduce al momento solo in azioni di tipo sperimentale, così non accade per quanto concerne la prevenzione nei contesti tradizionali, come le scuole, i peer groups, le comunità locali; le metodologie tradizionali della ricerca epidemiologica adottate per la valutazione dei programmi di prevenzione non sono applicabili a queste tipologie di azioni, poiché non è possibile disporre di campioni stabili nel tempo. Il progetto finanziato ha avuto come obiettivo di colmare questo gap conoscitivo attraverso azioni di ricerca e di analisi promosse da un gruppo di lavoro transnazionale e interdisciplinare al fine di migliorare e incrementare la conoscenza e lo scambio di informazioni sul tema dei progetti di prevenzione e di riduzione dei rischi nei contesti del divertimento. |