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BARRIERE ARCHITETTONICHE ALLO STADIO SAN SIRO (GIUSEPPE MEAZZA)

A cura di Giovanni Digirolamo e Lorenzo Pina. Dalla rubrica "Lavori di ricerca empirica" degli studenti dell'Università di Pavia per il corso di Statistica Sociale
Lo stadio di San Siro, noto anche come "stadio Giuseppe Meazza", è uno degli impianti sportivi più iconici d'Italia e del mondo. Tuttavia ci sono problemi legati all'accessibilità per i disabili che frequentano l'impianto poiché, negli ultimi anni, il soggetto disabile non ha ricevuto la corretta tutela. Fatti che nel XXI secolo risultano inconcepibili; la sicurezza all’interno degli impianti sportivi sta peggiorando nel tempo, soprattutto per i soggetti con disabilità.
 
Abbiamo scelto questo tema per tre motivi:
 
- Ci interessava l’argomento delle barriere architettoniche.
- Entrambi frequentiamo abitualmente lo stadio San siro e da qui l’idea di unire le due cose.
- Abbiamo provato ad immedesimarci nella persona disabile e nel modo in cui essa affronta la giornata sportiva all’interno dello stadio.
 
Grazie ad uno studio del corso di statistica sociale presso l’Università degli Studi di Pavia abbiamo realizzato una raccolta di dati tramite un questionario; composto da domande generiche (es: sesso, frequenza allo stadio, concerti o partite…), e domande più approfondite sulla struttura, con lo scopo di capire quali fossero i principali problemi che le persone riscontrano nell’andare allo stadio. Il questionario è stato inoltrato sia digitalmente, registrando un campione di 153 individui, sia in modalità cartacea registrando un campione di 30 soggetti (esclusivamente disabili) all’interno
dello stadio grazie alla disponibilità degli steward del settore primo anello arancio. La nostra ricerca è stata svolta al fine di avere una analisi quantitativa e qualitativa sul servizio offerto allo stadio, sia per persone con disabilità che non.
 
Il principale obiettivo era quello di focalizzarci sulle problematiche per le persone con mobilità ridotta o disabilità; attraverso l’analisi dei dati possiamo concentrarci su alcune tematiche fondamentali.

Come valuti l’esperienza per una persona con disabilità?

Dai dati rilevati abbiamo constatato che il 76,3% dei soggetti ha riscontrato una cattiva esperienza, poiché il parcheggio dell'impianto non è molto vicino allo stadio e il numero dei parcheggi a disposizione non è sufficiente. Anche i servizi igienici rappresentano un problema; difatti dai dati rilevati il 56,7% dei soggetti disabili ha espresso una cattiva esperienza poiché i servizi igienici dedicati ai disabili sono insufficienti e poco accessibili, spesso troppo lontani dal posto a sedere assegnato.

Esiste un ingresso separato per le persone con disabilità?

L'ingresso allo stadio per i disabili corrisponde al GATE 11, tuttavia riscontra alcune criticità. Le rampe di accesso, non sono tutte omogenee e alcune di esse non permettono il passaggio agevole delle carrozzine. Inoltre, la presenza di diversi livelli nell'impianto rende complicato raggiungere il posto a sedere assegnato.

Come valuti la vista nel settore primo anello arancio?

Il 50% dei soggetti ha dichiarato una cattiva visuale e il 23,3% ha dichiarato una pessima visuale poiché, i posti dedicati sono a ridosso del campo rendendo la vista della partita non così piacevole per la presenza di cartelloni pubblicitari e soprattutto per l’assenza di copertura in caso di intemperie. Entrambe le società garantiscono per ogni partita in casa 250 ingressi gratuiti per tifosi con disabilità e ai loro accompagnatori (244 Postazioni per disabili e 188 posti per accompagnatori). 

Tuttavia, la situazione sembra stia migliorando. Grazie alle pressioni delle associazioni che rappresentano i disabili e dei loro familiari, alcune modifiche sono state apportate allo stadio. Ad esempio, è stato rafforzato il servizio di steward dedicati, sono stati installati nuovi ascensori e montascale per migliorare l'accesso ai posti a sedere assegnati, è stato dedicato un settore esclusivo ai non vedenti e ipovedenti con la presenza di due speaker in tribuna stampa, che raccontano ogni dettaglio di ciò che succede sul terreno di gioco attraverso delle radio a loro consegnate.
Inoltre è stato previsto un numero maggiore di parcheggi dedicati ai disabili.
Nonostante questi progressi, c'è ancora molto da fare per migliorare l'accessibilità allo stadio di San Siro per i disabili. Servono investimenti adeguati e un impegno costante da parte delle amministrazioni e delle società sportive per garantire a tutti l'accesso agli eventi sportivi in modo completo e soddisfacente.
 

Considerazioni personali

Entrambe le squadre di Milano contano milioni di tifosi e riteniamo che i 250 posti (seppur gratuitamente) destinati ai soggetti disabili su un totale di circa 75mila totali siano un numero estremamente ridotto per riuscire ad accontentare ragazzi che, come noi, hanno piacere a sostenere la propria squadra. Dal nostro punto di vista, i posti destinati alle persone dovrebbero essere molti di più (almeno 1500, ovvero il 2% della capienza totale). E inoltre sarebbe opportuno che aprissero anche una quota di abbonamenti nel settore disabili in modo da non dover ogni volta partecipare al click-day affidandosi così solo alla fortuna di trovare il biglietto. Solo così lo stadio di San Siro potrà considerarsi un luogo davvero accogliente per tutti.

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