Logo Synergia srl - Milano

Synergia Magazine

Covid: salute mentale e supporto psicologico.

Di Giorgia Ferrari e Marcus Antonio Carrieri. Dalla rubrica "Lavori di ricerca empirica degli studenti dell'Università di Pavia per il corso di Statistica Sociale"
Il 28 febbraio 2020 viene identificato a Codogno quello che sarà ricordato come “paziente zero”. 
È l’inizio della prima ondata, alla quale si cercherà di porre rimedio con il primo lockdown nazionale.
Milioni di italiani, per il bene di tutti, si trovano isolati nelle proprie abitazioni.
Che impatto avrà avuto tutto ciò sulla salute mentale? 
Attraverso uno studio, effettuato durante il corso di Statistica Sociale presso l’Università degli Studi di Pavia, si è cercato di analizzare proprio questo.   
                                                                                                                              
I dati utilizzati sono stati raccolti attraverso un questionario, diffuso online, grazie al quale abbiamo raggiunto 260 individui.
La prima parte dell’elaborato tratta l’impatto del Covid su ciò che concerne la salute mentale. 
Nella seconda parte verrà analizzato il bonus psicologo, una prima risposta concreta alle ferite lasciate da questi due anni di pandemia.
 
 
Parte I
 
 
L’80% degli intervistati sostiene che l’isolamento ha influito in modo negativo sul proprio stato d’animo. 
 
 
 
 
Il 65% ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini alimentari. Il 48% di questi (prevalentemente donne) afferma di aver aumentato il consumo di cibi generalmente ritenuti poco salutari, quali per esempio junk food, dolci confezionati e bevande zuccherate.
Si è poi registrata una variazione del peso corporeo nel 57% del campione analizzato, in particolare si è registrato un aumento negli individui di sesso maschile.
Ciò sembrerebbe poco coerente con i risultati dell’analisi sulle abitudini alimentari, ma ci sono due possibilità: la prima è che le donne potrebbero aver migliorato le abitudini legate a uno stile di vita sano (ad esempio potrebbero aver aumentato le ore dedicate all’attività fisica) oppure, come sostengono diversi studi, gli individui di sesso femminile sono meno propensi ad ammettere una variazione del proprio peso.
In realtà, per il 48% del campione le abitudini legate a uno stile di vita sano (attività fisica, sonno regolare, dieta equilibrata ecc.) sono peggiorate e per il 37% sono aumentati i comportamenti generalmente ritenuti dannosi per il benessere psico-fisico (sedentarietà, fumo, eccessivo consumo di alcolici ecc.). Entrambi questi fenomeni sono accaduti principalmente negli individui di sesso femminile.
 
Dopodiché, utilizzando una scala da 1 (molto basso) a 4 (molto alto), è stato analizzato il livello di stress percepito dagli intervistati pre lockdown e durante il lockdown.
In generale si può notare un sostanziale aumento del livello medio di stress percepito. 
Prima del lockdown, i più stressati risultano essere lavoratori e studenti, durante il lockdown invece inattivi e casalinghe raggiungono la prima posizione.
 
  
 
Se invece studiamo separatamente femmine e maschi, possiamo vedere che le donne partivano già da un livello di stress più alto e, ciononostante, la variazione è maggiore che negli uomini.
 
Per quanto riguarda il livello di concentrazione, i dati sono stati raccolti utilizzando la medesima scala utilizzata precedentemente: 1(molto basso) - 4 (molto alto). Per i pensionati, inattivi/ casalinghe e disoccupati sembrerebbe che il livello di concentrazione sia rimasto inalterato, mentre per studenti e lavoratori si registra un lieve calo.
 
 
 
Parte II
Il bonus psicologo 2022 consiste in contributi fino a 600 euro per i cittadini con Isee inferiore ai 50.000 euro ed è rivolto a tutte quelle persone che hanno avuto ripercussioni psicologiche a causa della pandemia e non solo.
Attraverso un’indagine preliminare si è osservato che il 93% del campione ritiene importante potersi permettere di andare da uno psicologo. 
 
 
  
  
Inoltre, il 42% dichiara che, durante il lockdown, ha sentito il bisogno di un consulto psicologico. Questo fenomeno si è verificato prevalentemente nelle donne e tra chi si trovava in compagnia della propria famiglia/partner. 
Circa la metà del campione, prima che gli fosse somministrato il questionario, non era a conoscenza del bonus. La notizia si è diffusa principalmente tra gli under 30 (i quali, secondo il nostro studio, sono i più sensibili alla tematica “salute mentale”) e solamente il 55% di coloro che hanno sentito la necessità di un consulto sono venuti a conoscenza di questa possibilità.
 

Copyright © 2009-2016 Synergia srl - Tutti i diritti riservati
Via Settala, 8 - 20124 Milano
Tel. 02.72093033 - Fax 02.72099743
P.IVA 09570410150
chantive-solutions

Magazine   |  Committenti   |  Partners   |  News   |  Legal info