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DPCM del 7 luglio 2020 fissa le quote di cittadini stranieri extracomunitari che, per motivi di lavoro, possono legalmente accedere nel territorio dello Stato Italiano. Proprio come gli anni precedenti, il Decreto stabilisce una quota massima di ingressi e dispone, parte di essa, ai lavoratori stagionali. Sono infatti
30.850 le unità massime consentite, ripartite in 18.000 unità per i lavoratori stagionali e 12.850 altrettante unità per i lavoratori non stagionali. Il trend è esattamente in linea con quanto stabilito per l’anno 2019, che vede gli stessi numeri massimi consentiti per ciascuna categoria. Novità di quest’anno riguardano, invece, la riserva di determinate quote a particolari settori economici, in cui è presente maggior concentrazione di forme illecite di intermediazione.
Infatti, 6.000 (su un totale di 18.000) le unità di lavoro stagionale -che a titolo sperimentale- sono destinate al settore dell’agricoltura. Relativamente a tali posti riservati, la procedura di istanza non è accessibile direttamente dal datore di lavoro, ma da organizzazioni professionali che operano nel settore agricolo, quali: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative (che comprende Lega delle Cooperative e Confcooperative). Tali organizzazioni dovranno, quindi, agire in nome e per conto del datore di lavoro.
Altre 6.000 unità, tra le 12.850 quote destinate ai lavoratori autonomi non stagionali, sono riservate al settore dell’autotrasporto, dell’edilizia e/o turistico-alberghiero. La richiesta può essere effettuata soltanto dai cittadini, il cui Paese d’origine ha già sottoscritto o è impegnato nella sottoscrizione di un accordo di cooperazione- in materia migratoria- con lo Stato Italiano.
Per l’avvio della procedura, il datore di lavoro deve richiedere il
nulla osta per il lavoratore straniero, effettuando richiesta tramite il portale del Ministero dell’Interno, disponibile al seguente
link. La procedura è esclusivamente telematica e il richiedente deve necessariamente essere in possesso dell’identità
SPID, ai fini del riconoscimento digitale. Un servizio di
Help Desk, accessibile tramite l’homepage, è messo a disposizione degli utenti registrati, qualora necessitino di supporto tecnico e operativo. Le domande saranno accolte soltanto se presentate entro la fine di quest’anno e verranno trattate secondo un criterio cronologico, in base alla data di presentazione delle stesse.