Legge di bilancio 2024: modalità di attuazione dei LEPS

La Legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, ha introdotto delle importantissime novità nelle modalità di attuazione e di assegnazione delle risorse per garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali – più precisamente l’assistenza domiciliare sociale, l’assistenza sociale integrata, i servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie e i progetti per il Dopo di Noi e per la Vita Indipendente. Inoltre, pone le basi per una rivoluzione epocale dell’utilizzo dei Sistemi Informativi per l’assegnazione dei fondi: si passa da un meccanismo di riparto di questi fondi esclusivamente basato su quota capitaria e un consolidato storico di dati, ad un riparto basato sulla rendicontazione effettiva dei fondi in base alle necessità ed esigenze dei territori.

Nello specifico, l’articolo 1, comma 198 della l. n. 213/2023 stabilisce che le Regioni rendicontino e monitorino al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali gli interventi che sono programmati e realizzati a valere sulle risorse ad esse trasferite e che rilevino annualmente, per ciascun Ambito territoriale, il numero e le caratteristiche delle persone assistite nel proprio territorio secondo le previsioni definite dalla relativa programmazione nazionale e regionale, per poter permettere il monitoraggio dell’utilizzo delle risorse. Lo stesso discorso vale anche per l’attività di monitoraggio e di intervento sull’erogazione di servizi destinati all’assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare e sull’erogazione di misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. Le informazioni relative alla rendicontazione e al monitoraggio vengono acquisite dalle Regioni all’interno della specifica sezione del Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali (SIOSS), a partire proprio dai dati inseriti dagli Ambiti territoriali sociali, i quali costituiscono l’unità di rilevazione fondamentale e a cui è stato dato l’importante compito di fotografare le necessità del proprio territorio.

Inoltre, al comma 199 viene specificato che l’esito del monitoraggio sulla rendicontazione effettuato dalle Regioni sull’utilizzo delle risorse destinate ai Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) condiziona l’erogazione delle stesse. In particolare, nei casi in cui l’esito del monitoraggio faccia emergere che alcune risorse assegnate non siano state spese, come preventivato, dagli Ambiti territoriali sociali, queste vanno restituite e versate dalle Regioni all’entrata del bilancio dello Stato per la loro successiva assegnazione al Fondo per le Non Autosufficienze, con particolare riguardo alle misure di sostegno in favore di persone affette da disabilità grave e al Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

Emerge, quindi, quanto sia essenziale che gli ATS carichino e aggiornino puntualmente i dati sulle prestazioni sociali e socioassistenziali all’interno del SIOSS e degli altri Sistemi Informativi, perché è proprio dai dati dei monitoraggi periodici a livello centrale che il MLPS decide come ripartire i fondi nei territori e definisce le prestazioni che richiedono maggiori finanziamenti. È chiaro, quindi, che solo se gli ATS metteranno a disposizione tutti i dati sulle prestazioni erogate e sull’utenza in maniera completa, riusciranno a rendere una rappresentazione corretta dei bisogni del proprio territorio. Se, per inadempienza o “pigrizia”, non dovessero caricarli, finirebbero per sottostimare agli occhi del MLPS i bisogni del territorio, la cui conseguenza diretta è l’assegnazione di fondi non sufficienti a soddisfare le necessità e le esigenze dei cittadini.