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Synergia Magazine

Liveas ed esperienze di monitoraggio: verso la costruzione di un Sistema Informativo Nazionale dei Servizi Sociali

di Emilio Gregori e Giovanni Viganò

[Mutamento Sociale n.33 - Novembre 2011]


Il Sistema Informativo dei Servizi Sociali (SISS) rappresenta il naturale strumento di monitoraggio dell’offerta di servizi sociali e sociosanitari in una prospettiva federalista. La legge 328/2000 ne prevedeva l’istituzione già prima della riforma del titolo V della Costituzione. Dopo oltre dieci anni non esiste ancora un Sistema Informativo Sociale nazionale compiuto, spesso si ritiene, proprio a causa della spinta decentralista di quella riforma. D’altra parte anche a livello regionale poche sono le esperienze di SISS davvero in grado di restituire un quadro organico e tempestivo dell’offerta di servizi. In realtà il dettato della 328 nel suo complesso risulta coerente con la riforma costituzionale del 2001. La mancata definizione di un modello architetturale di SISS nazionale è alla base della carenza di informazioni attendibili e utili per la definizione e il monitoraggio dei Liveas. I pochi tentativi realizzati in questa direzione hanno prodotto risultati importanti come il nomenclatore nazionale dei servizi e delle prestazioni sociali. Maturata finalmente la consapevolezza dei limiti delle due indagini Istat fondamentali sui servizi sociali (sui presidi residenziali e sulla spesa sociale dei Comuni), a livello centrale sono stati recentemente promossi interventi per recuperare il tempo perduto, con lo sviluppo di alcuni moduli del costituendo SISS, tra cui il Sistema Informativo Nazionale per le Non Autosufficienze (SINA), il Sistema Informativo cura e protezione dei bambini e delle loro famiglie (SINBA), il modulo sul “Lavoro sociale”. Emergono tuttavia criticità in questa impostazione: da un lato, nella prospettiva di una necessaria integrazione ai “Mattoni” del NSIS, gli sforzi si sono concentrati sulla raccolta di dati individuali dell’utenza dei servizi, con il rischio di una scarsa attenzione nei confronti delle caratteristiche dell’offerta e del livello di qualità erogato. Dall’altro lato emerge la mancanza di un chiaro quadro di riferimento in merito ad architettura, obiettivi, funzioni, priorità, fabbisogni, strumenti e procedure del SISS nazionale così come tracciato dalla L.328/2000. Questo saggio propone alcuni elementi qualificanti per un modello di SISS nazionale che restituisca una base informativa affidabile e tempestiva per la definizione precisa e il monitoraggio dei Liveas. Verranno illustrati esempi di concreta applicazione di SISS e la struttura del modello, che si incardina pienamente all’interno del dibattito sulla definizione dei Liveas e del processo federalista in atto, in quanto pensata (e sviluppata) per il livello regionale e fortemente interconnessa con i necessari raccordi nazionali (normativi, definitori, metodologici), potenzialmente in grado di monitorare i livelli essenziali, qualunque ne sia l’accezione interpretativa che a livello centrale si vorrà dare ai Liveas. Verranno criticamente affrontate, con alcuni esempi regionali, le problematiche connesse ai raccordi con il sistema sanitario, in particolare per quanto riguarda la platea dei servizi sociosanitari di frontiera, l’indispensabilità di intercettare non solo l’offerta a titolarità pubblica ma anche quella a gestione privata così come la necessità di un livello di dettaglio verticale sufficiente, che l’impostazione del sistema sulla singola unità di offerta permette di avere.

Paper presentato alla Quarta Conferenza Annuale Espanet Italia
"Innovare il welfare. Percorsi di trasformazione in Italia e in Europa", Milano, 29 Settembre - 1 Ottobre 2011

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