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Quale sarà il ruolo del SIUSS (Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali) nel sistema Reddito di Cittadinanza?

Il Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali, di seguito denominato SIUSS, è normato dall’art.24 del D.Lgs 147/2017. Esso, è andato a sostituire il precedente sistema informativo dei servizi sociali previsto dall’art. 21 della Legge 328/2000 e il Casellario dell’Assistenza di cui art. 13 del Decreto Legge 78/2010 e le successive modifiche. Il Decreto Legge 4 del 28 Gennaio 2019 non modifica tale articolo, fatte salve due eccezioni, il comma 3 ed il comma 9.

Il DL 4/2019, riprende il ruolo e le funzioni del SIUSS nell’art.2 e nell’art. 6 dello stesso, normando il suo utilizzo all’interno di quello che viene può essere definito il Sistema Reddito di Cittadinanza. Analizziamo nel seguito le modifiche rilevanti per la Piattaforma, all’interno di un più complesso Sistema di gestione, controllo e scambio di informazioni previsto dalla normativa.

Partendo dall’assunto che il Reddito di Cittadinanza è una misura a sostegno al reddito in cui importo non è standardizzato ma specificamente calcolato, attraverso il SIUSS i Servizi Sociali Territoriali devono obbligatoriamente entro quindici giorni (tempistica più accelerata rispetto a quanto avveniva precedentemente rispetto alle prestazioni rilevanti per il REI), comunicare i trattamenti assistenziali di cui il beneficiario del Reddito di Cittadinanza usufruisce.  Tali trattamenti o prestazioni sociali sono quelli previsti dal Decreto del 16 Dicembre 2016 n.206 fatta eccezione per l’assegno di natalità previsto dall’art. 1 comma 125 della Legge di Bilancio 2014. Un primo punto da mettere in risalto pertanto è il ruolo di centralità che la piattaforma SIUSS ricopre nel calcolo dell’erogazione del beneficio. Infatti, la mancata o erronea comunicazione entro quindici giorni di qualunque informazione che possa implicare un errore sul calcolo del beneficio, può fare incorrere in possibili ragioni di danno erariale l’amministratore locale.

L’articolo 6 del Decreto Legge preso in esame, è quello che in misura maggiore regolamenta sia la piattaforma SIUSS sia il Sistema Unitario delle Politiche del Lavoro, di seguito denominato, SIUPL. Entrambe le piattaforme, sono degli strumenti informatici attraverso i quali gli enti territoriali, in questo caso i servizi per il lavoro e i servizi sociali comunali, potranno scambiarsi informazioni in merito alla situazione di ogni componente del nucleo familiare beneficiario del Reddito di Cittadinanza, al fine di stipulare con il suddetto, il Patto per il lavoro o il Patto per l’inclusione sociale. Le modalità tecniche di interoperabilità attraverso le quali i centri per l’impiego e i Servizi Sociali territoriali comunicheranno, nel Decreto sono rimandate ad un provvedimento successivo congiunto da parte di ANPAL e del Ministero delle Politiche e dei Servizi Sociali.

Per quanto concerne nello specifico la Piattaforma SIUSS, i Servizi Sociali Territoriali comunicano attraverso di essa, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
-    La creazione di una agenda contenente gli appuntamenti per stipulare il Patto per l’Inclusione;
-    La mancata o l’avvenuta sottoscrizione di quest’ultimo da parte del beneficiario entro cinque giorni lavorativi;
-    I fatti che potrebbero dar luogo a sanzioni previste dall’art. 7 del Decreto preso in esame entro cinque giorni l’avvento degli stessi;
-    L’esito dei controlli effettuati da parte dei comuni sui requisiti di residenza e soggiorno previsti per l’erogazione del beneficio nell’art. 2 comma 1 lettera a);
-    L’attivazione da parte dei Comuni di progetti utili alla collettività ed ai quali i beneficiari di RdC sono tenuti a partecipare;
-    Ogni altra informazione che potrebbe essere utile al fine di monitorare il Patto per l’inclusione sociale.

Attraverso il SIUSS, i Comuni hanno al momento anche l’obbligo di segnalare eventuali spese ritenute non congrue alla situazione economica, patrimoniale e reddituale del beneficiario del RdC. Tale comunicazione, verrà recepita dall’Agenzia delle entrate che procederà con i relativi controlli.

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