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Synergia Magazine

Intelligenza Artificiale nel Settore Automobilistico

A cura di Silvia Amico, Fabrizio Pio Ferraro, Valentina Ferretti, Elena Galioto, Francesco Image, Debora Salerno. Dalla rubrica "Lavori di ricerca empirica degli studenti dell'Università di Pavia per il corso di Statistica Sociale"
Introduzione

L'Intelligenza Artificiale (IA) è un ramo dell'informatica dedicato allo sviluppo di sistemi capaci di imitare l'intelligenza umana. Grazie a tecniche come il machine learning e il deep learning, l'IA può apprendere dai dati e prendere decisioni autonome. Questa capacità l’ha resa onnipresente in settori come la sanità, la finanza e l'istruzione.
In questo report esploreremo il ruolo cruciale dell'IA nell'industria automobilistica, focalizzandoci in particolare sulla guida autonoma.

Origini del Self-Driving

Sebbene le auto a guida autonoma possano sembrare un'invenzione recente, la loro storia risale agli anni '20 del secolo scorso. Il primo esempio di veicolo senza conducente risale al 1925, quando un'azienda americana presentò un'auto radiocomandata.
Dagli anni '90 anche l'Italia ha contribuito significativamente in questo campo. Il professor Alberto Broggi dell'Università di Parma con la famosa “ARGO”, un veicolo sperimentale, percorse quasi 2.000 chilometri in 6 giorni di cui il 94% del tempo in totale autonomia.
Dal 2009, progetti come Waymo di Google hanno ulteriormente spinto avanti i confini di questa tecnologia, culminando nel lancio di servizi di robotaxi.

Livelli di Guida Autonoma

La Society of Automotive Engineers (SAE) ha definito sei livelli di automazione per i veicoli

- Livello 0: Nessuna automazione, con il conducente responsabile di tutte le funzioni di guida.
- Livello 1: Assistenza alla guida parziale, come il controllo attivo della velocità di crociera.
- Livello 2: Automazione parziale, con sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS).
Livello 3: Automazione condizionata, con capacità di rilevamento ambientale e decisionale.
- L
ivello 4: Alta automazione, in cui i veicoli possono gestire situazioni critiche autonomamente.
Livello 5: Automazione completa, senza necessità di intervento umano.

Attualmente, la maggior parte dei veicoli commerciali rientra nei livelli 1 e 2, mentre i livelli superiori sono ancora in fase di sviluppo e sperimentazione.

Metodologia della Ricerca

La nostra indagine ha raccolto un campione rappresentativo di 405 risposte a un questionario composto da 24 domande, esplorando temi come l'uso, la percezione e i dilemmi etici legati ai veicoli autonomi.
Abbiamo analizzato le risposte utilizzando strumenti statistici per interpretare relazioni e tendenze significative.

Riduzione degli Incidenti

Per iniziare, abbiamo chiesto agli intervistati la loro opinione su come le macchine a guida autonoma potrebbero ridurre i tassi di incidente. L'analisi delle risposte ha mostrato che, chi crede che le auto autonome possano ridurre il tasso di incidente, tende a considerarle anche più sicure rispetto a quelle guidate da esseri umani. Nonostante la percezione positiva, persistono preoccupazioni sulla sicurezza che potrebbero influenzare l’accettazione e l'adozione di questa tecnologia.
A tal proposito, è interessante tenere conto dello studio condotto da Waymo (società robotaxi di Google) per confrontare la sicurezza delle auto a guida autonoma e quelle a guida umana. I risultati sono sorprendenti poiché la guida autonoma è risultata più sicura. Nello specifico, è stata osservata una riduzione dell’85% degli incidenti con individui che hanno riportato lesioni, del 57% se si considerano quelli che non hanno causato feriti.

Etica e Intervento Umano

La maggioranza degli intervistati ritiene importante l'etica nella progettazione dei veicoli autonomi.
Questa opinione è confermata dalla risposta degli intervistati, i quali tendono a percepire le macchine autonome come relativamente sicure (44,9%, Fig. 1.1). Il tutto mantenendo comunque una forte preferenza per la possibilità di intervento umano (85,2%, Fig. 1.2). Solo una minima parte (1%, Fig. 1.2) ha dichiarato di preferire l’assenza totale di intervento umano, suggerendo una certa cautela nell'adozione di questa tecnologia.

Privacy e Forza Lavoro

Per illustrare la relazione tra privacy e forza lavoro, le principali preoccupazioni che hanno riguardato i nostri intervistati, abbiamo riclassificato il campione in fasce d’età (Fig. 2)


Mentre la privacy è una preoccupazione comune, l'impatto sull'occupazione sembra variare con l'età, con le generazioni più anziane più preoccupate per la perdita di posti di lavoro, soprattutto nel settore della mobilità.

Confronto Internazionale

La nostra analisi dei dati si allinea con le tendenze globali emerse dal questionario “Moral Machine”, una piattaforma online per la raccolta su larga scala di dati, che sottopone agli intervistati una serie di "dilemmi" di carattere etico e morale. Dal confronto con i 117 Paesi sottoposti al questionario è emerso che l’Italia si è classificata 60° sulla preferenza per l'inazione da parte del conducente, indicando una volontà diffusa di poter intervenire in qualsiasi momento.
Durante la nostra ricerca, è emerso che la Cina ha raggiunto livelli di guida autonoma più avanzati rispetto ad altri paesi, inclusa l'Italia. Tuttavia, nonostante una maggiore esposizione alla tecnologia, le percezioni etiche dei cittadini cinesi non differiscono significativamente da quelle italiane.

Conclusioni

La nostra ricerca evidenzia che, nonostante ci sia un'ampia apertura verso l'adozione della guida autonoma, persistono significative preoccupazioni riguardo la sicurezza, l'etica e l'impatto sociale. È cruciale affrontare questi problemi per garantire un'accettazione diffusa e una transizione graduale verso livelli superiori di automazione.
Sebbene l'intelligenza artificiale (IA) e la guida autonoma abbiano il potenziale di rivoluzionare l'industria automobilistica, il percorso verso un'adozione completa richiederà tempo e una gestione attenta delle questioni etiche e di sicurezza.
Per integrare pienamente i veicoli a guida autonoma, è necessario superare ostacoli legati alla sicurezza, alle questioni etiche e agli impatti sociali, economici e legislativi. Questo percorso richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga ingegneri, esperti di etica, legislatori e la società civile. Solo attraverso un dialogo aperto e inclusivo sarà possibile affrontare le sfide e sfruttare appieno i benefici offerti dall'IA nel settore automobilistico.
In conclusione, mentre l'IA e la guida autonoma promettono di trasformare profondamente l'industria automobilistica, il cammino verso un'adozione completa richiederà tempo e una gestione accurata delle preoccupazioni etiche e di sicurezza. Lavorare su questi aspetti contribuirà a costruire un futuro in cui la tecnologia possa migliorare la qualità della vita senza compromettere valori fondamentali come la sicurezza, la privacy e l'inclusione sociale.

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